Difesa Personale Kenpo Ju-jitsu D.A.
Sulla base di attenti studi sulla psicologia del comportamento umano e dopo uno scrupoloso e minuzioso studio per l’immediato controllo dell’aggressore, ho codificato un metodo di difesa personale a più livelli con la caratteristica dell'adattamento a situazioni e persone di diversa preparazione tecnica. Per farlo, ho tenuto conto del fatto che le variabili nella realtà sono molteplici e il gioco tra ciò che appare logico o illogico porta alla vittoria ora dell’uno ora dell’altro.
Purtroppo oggi vi sono scuole di arti marziali che, non avendo nel loro programma di studio il combattimento a contatto pieno, propongono tecniche di difesa personale poco efficaci nella realtà.
L' errore di non dare la giusta importanza alla difesa personale è commesso anche da quelle scuole che, pur avendo nel loro programma il combattimento a pieno contatto, danno solo importanza alle gare.
Vi sono poi gli pseudo professionisti della difesa personale che, oltre a non aver mai avuto un reale scontro fisico, non hanno neppure esperienza nel campo dei combattimenti sportivi a pieno contatto. A chi fa parte di questa squadra di guerrieri non manca però il coraggio di criticare la validità delle arti marziali che, pur essendo all'avanguardia nelle tecniche di combattimento, appoggiano la loro base nella tradizione, cosa fondamentale per la crescita personale. Sarebbe poi curioso sapere da dove abbiano attinto per codificare il loro programma di difesa personale se non dalle arti marziali da loro tanto criticate. Nella loro critica sono compresi anche gli sport da combattimento. Essi sostengono che in qualsiasi forma di combattimento con regole sportive non si acquisisca la capacità di mettere in pratica quell'esperienza nella realtà. Ciò che a loro forse non è chiaro è che il combattimento non è solo una grande esperienza tecnica, ma è conoscenza di sé stessi e significa mettersi in gioco affrontando, nel rispetto delle regole, un avversario che aggredisce con forza, decisione e determinazione. L'ottusa logica di chi non ha praticato o ha praticato pochissimo il combattimento a pieno contatto è quella di pensare che chi combatte con regole sportive arrivi a guadagnarsi la stupidità e perciò sia incapace di studiare tutte le variabili nella realtà. Mentre la logica elementare dovrebbe far pensare che in uno scontro reale sia avvantaggiato chi ha aperto la bocca per mettere il paradenti e combattere, non chi lo ha fatto solo a per parlare. Gli insegnanti di difesa personale privi di un'esperienza di combattimento a pieno contatto tendono a lavorare con tecniche di difesa personale create quasi esclusivamente da ragionamenti. Essi sono inconsapevoli del grave errore che commettono nel proporre la loro difesa personale chiamata professionale, ma non potranno che insegnare tecniche lontane dall'essere veramente professionali.
Naturalmente, per quanto riguarda il mio metodo farò sempre attenzione a restare vigile per apportarvi continui miglioramenti.
Le maggiori difficoltà nell'insegnare l'arte della difesa personale, vengono da quelli che pensano che nella realtà basta un semplice pugno in faccia un calcio in mezzo nei testicoli una testata in pieno naso e che niente è possibile fare quando una coltellata arriva all'improvviso mentre l'altro non se lo aspetta. È pur vero che in questo specifico caso non c'è nessuna tecnica vincente, com'è pur vero che, se in una notte buia nascosto dietro un albero ti sparano un colpo in testa sicuramente ti ucciderà, ma queste, sono considerazioni prive di senso logico, ragionamenti da persone confuse.
Non ci vuole molta abilità per saper praticare questo tipo di comportamento, basta affidarsi alla visione di qualche film violento e assorbire questa logica comportamentale.
Per fare questo non serve impegnare la vita in anni di palestra, ma basta semplicemente sviluppare una mentalità da delinquente e starsene a casa sul divano a riposare.
Mentre per chi impegna la vita praticando un Arte, la via è differente ed è quella di dare intelligenza all'istinto tramite una conoscenza che va spesso oltre la razionale comprensione. So che questa conoscenza è difficile da comprendere, poiché in questo studio, la cosa più importante non è la tecnica, ma è l'atteggiamento mentale che, ha come base il combattimento, ma che studia tanti altri fattori strategici e psicologici. Purtroppo le limitazioni a comprendere spesso vengono proprio da persone con buone capacità nel combattimento individuale. Questi rimangono prigionieri del software che la loro mente crea, dandogli assolute sicurezze pur muovendosi in un circuito ristretto di comprensione. A una mente prigioniera della sua vanità, non è consentito l'applicarsi allo studio di un'arte che cerca di andare oltre il razionale sentire e capire, per comprendere altre forme di pensiero che portano alla possibilità di attuare tecniche di difesa personale fuori dal consueto. Questa conoscenza è da me chiamata tecnica invisibile.
Non ho usato il nome di tecniche invisibili perché ho tagliato il traguardo della follia, ma perché come succede nel fenomeno dell'ipnosi, ci si impadronisce dell'avversario senza che se ne renda conto. Naturalmente, questo rimane fuori portata da quanti impegnano le proprie energie in altre direzioni.
Ogni persona ha un suo tempo per capire, e per molti questo tempo non arriverà mai, di questo ne ho coscienza, ma spesso mi lascio ugualmente andare nel regalare gemme di conoscenza pur sapendo che difficilmente saranno comprese.
Quando la Difesa Personale incontra la realtà.
Nella difesa personale intesa solo come protezione della propria incolumità fisica, il risultato è incerto anche per un campione del mondo di combattimento libero, questo perché la realtà è imprevedibile e soggettiva, non c’è mai la sicurezza di vittoria, poiché si possono trovare avversari per tutti i livelli d’istruzione alla difesa personale, esempio: una donna contro un uomo di 120 kg. deciso a tutto oppure un campione del mondo contro un uomo di 50 kg. armato di pistola pronto a sparare.
Resta il fatto che, è sempre meglio conoscere delle tecniche di difesa personale che esserne totalmente digiuni.
La cosa più importante è prendere consapevolezza che lo scopo dell’allenamento di qualsiasi livello, non deve essere quello esclusivo di prepararsi a uno scontro fisico, ma quello di liberarsi sempre più delle incomprensioni e inconsce paure per vivere meglio il quotidiano, e poi sarà, quel che sarà.
Obiettivo del corso
Durante le lezioni, per quanto possa essere possibile, cercheremo di simulare reali aggressioni con l'obiettivo di migliorare nei partecipanti le capacità psico-fisiche.
A tale scopo sarà insegnata una serie di tecniche che avranno come scopo quello di migliorare sia la reattività che le capacità intuitive e di controllo di se stessi prima e durante l'aggressione.
Valuteremo la condizione fisica e di apprendimento di ogni partecipante al corso, con lo scopo di differenziare l'insegnamento in modo da poter dare a ognuno i giusti strumenti per una buona difesa personale.
Programma di studio
1. preparazione fisica.
2. prevenzione e valutazione di possibili situazioni che potrebbero portare a un'aggressione.
3. Esercizi di rilassamento e autocontrollo per raggiungere il giusto atteggiamento psicologico nell’autodifesa.
4. Conoscenza dei sistemi di persuasione per evitare lo scontro fisico.
5. Imparare a convogliare e coordinare l’energia in modo tale che, sia il corpo sia la mente siano pronti a dare una vincente risposta all’aggressione.
6.Tecniche di difesa personale
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