SCUOLA MARZIALE “IL
SENTIERO” KENPO JU-JITSU D.A.
PERCORSO DI CRESCITA
INTERIORE
L’uomo insegue la libertà, ma non riesce a fare a meno dell’invito al banchetto dei potenti, alimentando così un sistema subdolo che uccide la libertà.
La proposta della scuola per elevare la crescita interiore è quella di camminare per intimi Sentieri.
Nella Scuola Marziale "il Sentiero", l'arte del combattimento è intesa non solo come tutela dell'incolumità personale, ma soprattutto come sviluppo della consapevolezza e dell'attenzione sociale nei confronti dell'oppressione dell'uomo.
La
Scuola, proprio per il suo percorso di sviluppo interiore, ha dato
vita al kenpo Ju-jitsu d.a. L'arte del combattimento, della difesa
personale e
dell'approfondimento
spirituale che, attraverso l'armonia tra istinto e ragione, farà sì
che l'ego diventi il miglior alleato nel processo della realizzazione
di sé stessi.
Il fine del percorrere pericolosi, stretti e sterrati Sentieri, è quello di perseguire la libertà dall’ignoranza, restando consapevoli che, per ottenere questa realizzazione, gli uomini dovrebbero miracolosamente ricevere l’illuminazione tutti nello stesso istante, cosa impossibile, che non potrà certamente accadere in questo nostro mondo.
Nel percorso vi sono lo studio e la pratica di diverse tecniche e metodologie che rendono possibile l’avvio verso un cammino di crescita interiore, mantenendo vivi quegli aspetti d’impegno e serietà proprie delle più nobili tradizioni della vita sociale, e dell’Arte della conoscenza come risultato sullo studio di noi stessi. Il percorso di lavoro si propone il fine ultimo di imparare a gioire, sia quando il nostro piede prova sollievo nel leggero sfiorare il cammino, sia quando si dovrà cavalcare la vita in tempesta.
Divenendo così, persone sempre più capaci di comprendere l’enigmatico mistero del tutto tramite l’esperimento di noi stessi.
Le tecniche e le metodologie oggetto di studio sono:
Un meticoloso studio del combattimento e della difesa personale intesi come meditazione in movimento che sposa l’istinto alla ragione, traendone il meritato frutto da offrire alla nostra cara amica Anima oltre che alla tutela della nostra e l’altrui incolumità.
Tecniche di respirazione e rilassamento indirizzate alla gestione dello stress.
La nobile Arte della “Meditazione nell’Armonia del silenzio”, che non richiede necessariamente l’aver praticato percorsi di lotta.
Base di conoscenza dei metodi di guarigione naturale.
Questi percorsi sono un viaggio verso la presa di coscienza di noi stessi e di conseguenza del lieto vivere nel cammino che conduce alla tanto attesa risata finale dovuta alla comprensione di quella che oggi è l’incomprensibile esistenza.
Definizione di Arte Marziale nella Scuola Marziale “il Sentiero”.
"L’arte" è una dimensione che va oltre il conosciuto, è la via che eleva l'uomo proiettandolo dal terreno agire al cammino che conduce all'armonia con la propria Anima.
"Marziale" è la primitiva brutale via del lottare che, quando portata ad arte, diventa un percorso di conoscenza che trasforma il male in virtù che accompagna l'uomo passo dopo passo lungo la via del bene.
FILOSOFIA DELLA SCUOLA
L'uomo ha dentro di sé il seme del dominio, per cui la via per ridurre questa primitiva follia è di non ceder terreno a quel seme.
La
scuola esclude lo studio del combattimento fine a se stesso, poiché
non potrà far altro che alimentare nell'uomo il piacere del dominio
sugli altri.
La
strategia dei cattivi maestri in tutti i campi dell'insegnamento è
di mantenere le energie dell'uomo esclusivamente legate all'istinto,
cosicché l'uomo non si evolva dalle sue primitive esigenze
animalesche e si possa addomesticare come si fa con gli animali da
compagnia.
Fin dai tempi che si ricordano, gli uomini più forti si sono impadroniti del potere trattando i popoli con meschina superiorità, questo implicava spesso il dover mettere in gioco la loro vita.
Oggi, l’uomo di potere, non solo non mette in gioco la propria vita ma cerca di non rischiare neppure un raffreddore, domina sugli uomini con strategie psicologiche, soggiogandoli con subdoli inganni. Il combattimento è una via d’esperienza che porta l’uomo verso la conoscenza del proprio inferno, e questa è buona cosa, se si diventa consapevoli che non è quella la meta, ma solo un passaggio d’esperienza e conoscenza per proseguire verso i profumi della vita.
Lo scopo della Scuola è di aiutare a entrare in un profondo rapporto con se stessi fino ad arrivare a comunicare con la parte più primitiva delle nostre cellule, poiché solo a quel punto ognuno di noi, rivivendo con giusta comprensione le sensazioni ed emozioni che risiedono in noi sin dall’inizio della nostra esistenza, potrà sentirsi libero e in armonia nel presente.
La scuola si propone perciò come primario obiettivo quello di penetrare la dura corazza che l’uomo si è creato sin dalle sue prime esistenze, quando il corpo dominava quasi totalmente sull’allora impaurita giovane mente.
L’incomprensione dell’esistenza, la paura e l’onnipotenza, sono stati il mezzo che hanno dato all’uomo sopravvivenza, giustizia e purtroppo ingiusto potere sui vinti. Il lavoro su noi stessi è la punta di diamante che penetrando ci permetterà di arrivare al centro dov’è custodito il tesoro, che non è altro che la giusta conoscenza e comprensione di noi stessi.
Purtroppo, nel corso dei millenni, molti si sono serviti della lotta e delle varie conoscenze per appagare i propri istinti, e non per conoscerli e canalizzarli verso il miglioramento della propria identità umana.
L’istinto, che ha come scopo quello di restare a guida vincendo sulla ragione, spesso sembra essere del tutto domato, ma quando meno te lo aspetti, ecco che si presenta e assume il comando.
Lo studio della lotta intesa come “Arte” capace di mettere a contatto con gli istinti primordiali, si presenta ai vertici tra i percorsi che conducono alla conoscenza profonda di noi stessi.
Il cammino ha inizio creando un buon rapporto con il nostro corpo e la nostra mente. Il passo successivo è poi quello di cogliere il giusto rapporto tra mente e corpo.
Si entra così in un profondo rapporto con gli istinti più bestiali e intrinseci nell’uomo, quelli dell’aggressività e del dominio sugli altri.
Prendere contatto con il primitivo è essenziale per capire chi siamo, l'importante è non rimanerne poi prigionieri pensando e ripetendosi continuamente di conoscere bene sia se stessi sia la via che si sta percorrendo.
Il pericolo è di finire per crederci e di conseguenza vivere nella follia di intravedere la perfezione o ancor peggio di essere al traguardo.
Una capacità che l’uomo ha e che non deve sprecare tenendo viva la fiammella, è quella di poter riflettere sulle possibilità d’errore nel valutare se stesso.
Per viaggiare sereni verso la meta, non basta conoscere una sola via, occorre anche aver saggiamente speso del tempo per una buona conoscenza di tutto il territorio, poiché l’imprevedibile si può trovare dietro l’angolo. La cosa importante è cercare di camminare sempre più su percorsi condivisi dalla nostra Anima, mettendo la nostra impronta sempre più leggera lungo il percorso della vita.
Solo l’amore lungo la via per la verità ci potrà guidare verso il livello successivo, che è quello della conoscenza e della trascendenza, percorso che più che indagato va vissuto di momento in momento.
ETICA E COMBATTIMENTO
A nulla servono forme di combattimento privi di regole per dare valore all'uomo, poiché una volta sconfitto l'avversario, magari creandogli limitazioni permanenti, si sarà solo vittoriosi di un confronto primitivo, ma sconfitti nel processo lungo il quale si crea una migliore realtà da regalare alla misteriosa madre natura per averci dato il più grande dei doni che si possa avere, “l’intelligenza”.
L’altra faccia della medaglia è quella che, si farà il gioco di quanti disumanamente controllano l'uomo come fosse un burattino in tutti i suoi aspetti quotidiani.
Inoltre, ciò significa che il fatto che l'uomo per darsi valore debba vincere sul suo avversario con regole troppo permissive, oltre ad essere un'assurdità, non fa altro che mettere in ridicolo chi si presta a questo gioco, poiché i veri vincitori non sono quelli che si affrontano in brutali combattimenti, ma quelli che meschinamente in maniera subdola dominano sulla vita sociale delle persone, ridendo dei campioni del niente.
I veri combattenti hanno bisogno di regole che tengano conto dell'evoluzione dell'animalesco comportamento dell'uomo, indicandogli la via spirituale che mette loro a contatto con le profonde ataviche incomprensioni, dissolvendole alla luce della consapevolezza.
Nella scuola il combattimento è inteso come meditazione in movimento, che ci permette di entrare in rapporto profondo con il nostro inconscio, cosicché si possa comprendere e usare come libro maestro della nostra storia nascosta e sconosciuta.
Questo permette di mettere in atto un meticoloso e approfondito studio sugli istinti primordiali per la liberazione dalle nostre inconsce paure, le quali svaniranno al loro risveglio alla luce della consapevolezza.
Con il completamento di questo percorso, avrà inizio l’ultimo combattimento in campo aperto con il nemico più agguerrito: “Il nostro EGO”.
La Scuola Marziale “il Sentiero”, come Percorso di Crescita Interiore col fine spirituale, si propone come solida via per la ricerca di questo tesoro.